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“I rappresentanti aziendali hanno dato rassicurazioni circa il fatto che, nonostante il sequestro convalidato dal giudice per 9,7 milioni di euro, l’azienda sta generando liquidità sufficiente per non avere eccessivi problemi operativi e pertanto hanno comunicato che non ci saranno problemi nei pagamenti delle retribuzioni dovute ai dipendenti”. Lo affermano le Rsu e i sindacati provinciali Flai Cgil e Uila Uil dopo l'incontro di stamani (4 agosto) con la dirigenza di Parmacotto.
Il prossimo passaggio ci sarà il 14 settembre prossimo, quando il giudice del concordato dovrà esprimersi in merito alla richiesta di revoca pervenuta dalla Procura di Parma a seguito delle indagini per truffa ai danni dello Stato per mezzo di falso in bilancio.
Sindacati e Rsu hanno condiviso con gli attuali amministratori che “le eventuali responsabilità dei soggetti indagati debbano essere accertate compiutamente, riconfermando come fondamentale la continuità dell’attività aziendale, del lavoro dei dipendenti e della presenza dei prodotti Parmacotto in tutta la distribuzione”.
Qualsiasi sarà la decisione del giudice, prosegue la nota, “lavoreremo perché sia garantita la continuità operativa e occupazionale dell’azienda e in tal senso ci stiamo muovendo per coinvolgere le istituzioni: ministero dello Sviluppo economico, Regione Emilia Romagna, Comuni di Parma e Sala Baganza”.