“La vera violenza che si esercita nel togliere queste trasmissioni non è contro i conduttori ma è contro il pubblico”. Così il conduttore di 'Annozero', Michele Santoro, in conferenza stampa a Bologna, parla degli effetti della par condicio che ha portato alla sospensione di trasmissioni politiche tra cui la sua, ‘Porta a porta’ e ‘Ballaro’. Secondo Santoro, si tratta di “un atto di illegalità della commissione di Vigilanza Rai che non doveva adottare il regolamento. Ancora una volta - osserva - la maggioranza politica ha fatto valere la legge del più forte. Io rispetto chi ha preso più voti degli altri ma non può pretendere di sopprimere le voci dissonanti”. E’ quanto si apprende da fonti d’agenzia.

Santoro, che sta già preparando insieme a Vauro, a Marco Travaglio e allo staff di ‘Annozero’ la serata al Paladozza di Bologna per il prossimo 25 marzo, promette che reagirà. “Non si potrà più fare quello che è accaduto con l’editto bulgaro - spiega - non aspetterò tre o quattro anni la sentenza chiuso in una stanza, ma mi batterò come al solito, ovunque e in qualunque modo. La censura - conclude - con internet e con giornali come ‘Repubblica’ e ‘Il Fatto’ non può passare. Noi vinceremo, il silenzio non vincerà perchè in un paese avere una libera informazione è più importante che avere una classe dirigente onesta”.