Nel Teatro Politeama occupato, rimasto senza risorse a causa dell’impugnativa della Finanziaria e con i vertici scaduti, domani, 31 gennaio, alle 21,15, e sabato 1 febbraio alle 17, al posto dei concerti in programma, i dipendenti della Foss accoglieranno abbonati e pubblico per una serata di sensibilizzazione. Il teatro sarà aperto per dare luogo a una tavola rotonda e a un mini concerto, anche con la presenza di artisti esterni. “Faremo entrare il pubblico, ci sarà un dibattito, nel quale spiegheremo la situazione, e suoneremo dei brani, anche con la presenza di qualche artista esterno già presente a Palermo perché impegnato dal teatro per la produzione di questa settimana”, comunicano i lavoratori.

La decisione di aprire domani e sabato il teatro al pubblico è stata comunicata oggi alla conferenza stampa organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Fials Cisal. I concerti in programma per il fine settimana, così come quello il mattutino di domenica scorsa, sono stati annullati per la mobilitazione dei dipendenti contro l’impugnativa della Finanziaria, che ha cancellato 8 milioni di euro per la Foss lasciando il teatro nelle ambasce e i dipendenti senza lo stipendio di gennaio: il fondo residuo di 1 milione e 200 mila euro non basta nemmeno per le spese correnti. I sindacati, in attesa di conoscere le iniziative del governo Crocetta a Roma, hanno invitato all’iniziativa di domani sera l’assessore al Turismo Michela Stancheris e diversi parlamentari regionali.

I sindacati hanno denunciato lo stato di crisi generale dei teatri, molti dei quali come il Politeama in default e a rischio chiusura, e l’assenza di una politica a sostegno della cultura sia a Palermo che in Sicilia. E hanno chiesto certezze sull’attività programmata per il 2014 e l’istituzione di fondi certi per i teatri. “La Foss deve essere messa nelle condizioni di lavorare. Ringraziamo per il loro interesse Stancheris, Orlando e Crocetta: però hanno fatto veramente poco – ha denunciato il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso - Dal Politeama lanciamo un grido importante: chiediamo un impegno per una politica culturale seria e tangibile. I fondi sono stati ridotti a tutti i teatri. E impensabile andare avanti così: chiuderanno, ci sarà una rivoluzione. E non è riducendo i lavoratori all’osso, dopo tutti i sacrifici e le rinunce già fatte, che si rilancia un’azienda”. “Nel 2013 – ha aggiunto Rosso – ci sono stati a Palermo 191 attracchi di navi da crociera, con 491 mila turisti. Neanche uno è venuto in teatro. La cultura porta economia e sviluppo. Chiediamo una programmazione che consenta alla Foss e agli altri teatri cittadini di essere valorizzati”.