"Esprimiamo il nostro cordoglio per la morte di Damiano Varetto, l'operaio della Plastotecnica morto mentre svolgeva il suo lavoro, abbracciamo i suoi familiari, cui rivolgiamo tutta la nostra solidarietà. Damiano era un nostro iscritto, un lavoratore serio e scrupoloso. La sua scomparsa allunga la catena di sangue che anche quest'anno ha colpito i luoghi di lavoro della nostra Regione e della nostra Provincia. Il Veneto è secondo in Italia per incidenti mortali sul lavoro, anche a Padova i numeri sono drammatici: 18 morti bianche dall'inizio dell'anno. Su questa specifica vicenda indagheranno gli inquirenti, sulla situazione generale ci sentiamo in dovere di lanciare l'ennesimo grido di allarme, anche in considerazione che ieri la provincia di Vicenza è stata colpita da 2 morti bianche. 3 morti sul lavoro nel giro di poche ore, in Veneto, nel 2016. Così in una dichiarazione congiunta, Christian Ferrari e Marco Galtarossa, rispettivamente segretari general Cgil e Filctem Padova.
"Sono numeri che nulla hanno a che fare con la fatalità, semmai con la crisi economica, che induce molte aziende a ridurre i costi, compresi gli investimenti proprio sulla sicurezza, scelta irresponsabile, con i tagli agli organi di vigilanza e controllo che non hanno il personale e le risorse per fare prevenzione e sanzionare comportamenti illegali, con una cultura che svaluta il lavoro, ne riduce i diritti, compromettendo la salute e la sicurezza di persone che perdono la vita, o subiscono infortuni gravi e gravissimi, svolgendo il proprio dovere. Tutto questo non fa del nostro un Paese civile. È ora di dire basta, di considerare inaccettabile che un lavoratore non torni dai propri affetti, perché il suo lavoro non è sicuro, la sua salute non è garantita. Interrompere questa scia di sangue è compito di tutti: imprese, istituzioni, forze sociali. La Cgil farà fino in fondo la sua parte, affinché s'inverta la rotta nel tempo più breve possibile", concludono i due dirigenti sindacali.