”Gli uffici dell’Ispettorato repressione frodi si fermano per mancanza di fondi, altro che la tolleranza zero del Ministro Zaia”. Così in una nota il segretario generale Fp Cgil, Carlo Podda.

”Scopriamo che l’Ispettorato repressione frodi del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – si legge - ha interrotto i controlli sui settori agroalimentari a causa dell’impossibilità di far funzionare il servizio. I tagli al bilancio sono tali da rendere risibili i fondi destinati alle missioni degli ispettori, e così gravi da non garantire nemmeno le normali operazioni di manutenzione e rinnovo del parco auto”.

”I lavoratori, esasperati, ridotti ad usare mezzi obsoleti e rimborsati con ritardi inaccettabili, persino per le spese che sono costretti ad anticipare di tasca propria per le missioni – prosegue il segretario -, hanno deciso di utilizzare i mezzi pubblici per l’attività ispettiva. Scelta che sta determinando la generalizzata situazione di blocco delle attività, con gravissimo danno ai cittadini/consumatori, esposti in tal modo alle frodi agroalimentari, in assenza di controllo”.

”L’attività per la repressione delle frodi nei settori agroalimentari continua solo per la volontà dei lavoratori – sottolinea Podda -, come quelli impiegati nei laboratori di analisi, costretti ad operare in strutture carenti persino dal punto di vista del rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro”.

”Nessuna risposta alle loro legittime richieste di riconoscimenti giuridici e salariali, nessun investimento per far funzionare il servizio. Siamo curiosi – conclude la nota - di conoscere il parere dei ministri efficientisti: è questa la tolleranza zero promessa contro le frodi agroalimentari dal Ministro Zaia, è questa la riforma ‘epocale’ della pubblicaaAmministrazione del ministro Brunetta?”.