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Nulla di fatto nell’incontro di lunedì 17 novembre tra i sindacati e il governo sui problemi del pubblico impiego. "Qualche auspicio per il futuro, ma nessun impegno concreto", commenta il segretario generale della Cgil Susanna Camusso alla fine del confronto con il ministro della Pa, Marianna Madia. E questa volta non è solo la Cgil ad essere critica e insoddisfatta. Anche Cisl e Uil parlano di un incontro inconcludente e della necessità di andare avanti con la mobilitazione.
In primo luogo, il ministro ha chiuso ad ogni ipotesi di rinnovo contrattuale per i lavoratori pubblici nel breve periodo. "Nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi", ha detto Madia, confermando dunque un ulteriore anno di blocco, il sesto consecutivo. Per scongelare il contratto nazionale di lavoro nel pubblico impiego servirebbero solo
per un anno circa 2 miliardi di euro. Una cifra che l'esecutivo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, rimanda al futuro.
"Anche noi sappiamo che il contratto del pubblico impiego bloccato da sei anni è un problema. Ma abbiamo scelto di concentrare le risorse su chi stava peggio", ha detto il ministro Madia, ricordando come il bonus degli 80 euro andrà anche ai lavoratori pubblici.
Delusi dalla riunione tutti i sindacati. Per il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan: "Al di là del bel modo con cui vengono detti i 'no' non abbiamo alcuna novità positiva", il "ministro Madia ci ha detto cose deludenti". Mentre per Carmelo Barbagallo della Uil, siamo di fronte ad una "chiusura sul merito".
Per Susanna Camusso, l'incontro con il ministro Madia conferma le ragioni dello sciopero generale del 5 dicembre. Il segretario Cgil ha sottolineato che dal governo non è arrivata "alcuna apertura sull'occupazione e sul tema del rinnovo del contratto" e "nemmeno particolari rassicurazioni su quella che si profila come una nuova emergenza occupazionale per i lavoratori delle Province".
Dunque, la mobilitazione prosegue. E anche le altre sigle sindacali si muovono. Il 5 dicembre è la data scelta ora anche dall'Ugl, che domani potrebbe confermarla ed ufficializzarla. Quanto alla Cisl e alla Uil, le decisioni sono rimandate ai prossimi giorni. L'esecutivo della Uil è convocato per domani e a breve ci sarà anche quello della Cisl.