"L'anticipo in busta paga e' solo un'operazione demagogica di facciata. Alla contrattazione paritaria si vuol sostituire un potere unilaterale del governo di concedere anticipi, una forma di regalo". A dirlo è il segretario della Fp Cisl Rino Tarelli, commentando i provvedimenti contenuti nella proposta per la Finanziaria 2009 che ha ricevuto ieri il via libera dal Consiglio dei Ministri.

Spiega Tarelli: "Innanzitutto c'e' un problema di insufficienza di risorse stanziate per i rinnovi contrattuali: per il 2008 i dipendenti pubblici riceveranno in busta paga un misero aumento mensile di 8 euro, peraltro al lordo delle trattenute fiscali". Secondo il segretario della Fp Cisl, l'anticipo del 90 per cento degli aumenti mensili "corrisponde in realta' al 90 per cento dell'inflazione programmata, cioe' l'1,7 per cento: quella reale, invece, viaggerà all'8 per cento. Il risultato è una decurtazione pesante dei fondi di produttivita', mentre il potere d'acquisto delle buste paga dei lavoratori pubblici sara' drammaticamente falcidiato".