“In occasione delle elezioni per il rinnovo del presidente del X Municipio, la Cgil pose ai candidati i temi della legalità e del lavoro come condizione imprescindibile per il rilancio del territorio. In considerazione di ciò la Cgil ritiene ogni iniziativa – compresa la denuncia effettuata dal Pd locale nella recente conferenza stampa sul lavoro nero negli stabilimenti balneari – condivisibile e coerente con le finalità di contrasto all’illegalità e al lavoro nero e irregolare”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola e il segretario generale della Cgil di Roma Centro-Ovest litoranea Maurizio Quadrana.
“I dati occupazionali di Ostia relativi alla stagione balneare del 2017 – continuano – sono impressionanti. Emerge infatti in tutta la sua evidenza la distorsione dell’economia della zona: una potenziale ricchezza del territorio diviene un bene privato di cui pochi possono disporre a danno di tutti, con l’aggravante che si tratta di concessioni marittime, cioè beni pubblici. I dati forniti alla Cgil di Roma e Lazio dal III Dipartimento Lavoro e Formazione della Città metropolitana di Roma, disaggregati per tipologia contrattuale, sono di drammatica eloquenza: nel periodo giugno-settembre 2017 sono stati attivati 512 contratti di cui 134 a intermittenza.
Dalla loro lettura si evince verosimilmente una notevole quantità di lavoro sommerso perché, anche con un’approssimativa analisi dei fabbisogni, 378 lavoratori (quanti sono quelli a cui è applicata una tipologia diversa dal 'lavoro intermittente') risultano del tutto insufficienti a garantire la mole dei servizi e delle attività offerte all’interno delle aree in concessione demaniale marittima dell’intero litorale di Ostia”.
“Poiché la stagione estiva 2018 è in fase di programmazione – precisano i sindacalisti – la Cgil Roma e Lazio invierà un esposto all’Anac nel quale chiederà di verificare se le concessioni demaniali degli stabilimenti balneari di Ostia abbiano rispettato, anche in fase di esecuzione, le norme dell’ordinamento lavoristico, dei Contratti collettivi nazionali di lavoro nonché del Codice degli appalti, al fine di revocare, qualora ne ricorressero le condizioni, la concessione a coloro i quali non risultassero in regola con il Durc e/o la comunicazione obbligatoria da effettuarsi ai Centri per l’impiego nonché con la legislazione suddetta. Una tale verifica è propedeutica a una corretta gestione dei rapporti di lavoro a partire dall’imminente stagione balneare in quanto soltanto attraverso il rispetto delle regole sul lavoro e della legalità il territorio potrà avviarsi verso uno sviluppo sano”. “Riteniamo necessario mettere in sinergia tutte le forze sane presenti nel territorio – concludono – e chiediamo all’amministrazione municipale e comunale di attivare, per quanto di rispettiva competenza, controlli e verifiche al fine di promuovere la legalità e la valorizzazione dei beni comuni”.