L’emendamento approvato il 12 dicembre dalla Commissione Giustizia del Senato che fissa a marzo 2013 il termine per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari - presentato da Ignazio Marino, Maritati e Casson sul decreto carceri - “è una nuova tappa del faticoso percorso per abolire definitivamente gli Opg, ma il traguardo è ancora lontano”. Lo affermano in una nota Stefano Cecconi (responsabile Politiche della salute della Cgil Nazionale), Giovanna Del Giudice, Fabrizio Rossetti del comitato Stop Opg per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari.

“L’attenzione e l’impegno, dai lavori della commissione Marino al voto del Senato, che continua per risolvere la drammatica situazione di 1.500 nostri concittadini dimenticati e a volte condannati ad un ergastolo bianco lascia aperta la speranza - proseguono -. Anche se in realtà le norme che stabiliscono il superamento degli Opg esistono già, ma non sono ancora state applicate; ora questa nuova legge fissa un nuovo termine perché ciò finalmente accada”.

Stop Opg continua la mobilitazione “verso il governo e verso regioni, Asl e comuni: responsabili di organizzare la presa in carico delle persone internate, per curarle e assisterle nel territorio di residenza, come prevedono le norme e indicano le ripetute sentenze della Corte Costituzionale. Sapendo che serve investire nei servizi socio sanitari nel territorio, a partire dai dipartimenti di salute mentale. Infine - concludono Cecconi, Del Giudice e Rossetti - è importante non dimenticare l’impegno già assunto dal Senato per avviare anche un percorso di modifiche legislative, per superare l’istituto giuridico dell’Opg".