"La decisione assunta ieri sera (2 ottobre) dalla direzione generale dell'Azienda ospedaliera di Crema di ripristinare la fornitura dell’acqua ai pazienti, in seguito a valutazione positiva di Regione Lombardia sulla situazione finanziaria dell’ente e le positive azioni fino ad oggi intraprese sulla riduzione dei costi accompagnate dal mantenimento dell’equilibrio economico finanziario, rappresenta per il sindacato dei lavoratori pubblici della Cgil un importante risultato". Lo afferma in una nota la Funzione pubblica della Cgil Lombardia che si è da subito opposta alle modalità di attuazione della spending review da parte dell’azienda e ha voluto evidenziare un primo esempio di ricaduta sui cittadini dei tagli lineari. 

"Lavoro pubblico significa dare priorità ai cittadini e come sindacato sosteniamo e vogliamo rilanciare questo valore e dunque il ruolo dei servizi pubblici a garanzia dei diritti di cittadinanza – afferma Monica Vangi, segretaria generale Fp Cgil Cremona –. La nostra azione di verifica e di denuncia continuerà in tutte le pubbliche amministrazioni della Provincia di Cremona a tutela dei cittadini, dei giovani lavoratori precari, dei lavoratori privati (cooperative sociali), per un utilizzo appropriato ed etico delle risorse pubbliche".

"Quanto successo all’Azienda ospedaliera di Crema – dichiara Alberto Villa, segretario Fp Cgil Lombardia, – conferma le nostre ragioni: non si può razionalizzare e risparmiare con una politica di tagli lineari. Occorre un confronto vero, di merito. Per questo chiediamo, a partire dalla Regione, di avviare un tavolo che affronti i problemi e le ricadute dell’applicazione della spending review in Lombardia: dai fabbisogni di personale alla riorganizzazione della rete ospedaliera".