In un anno è cambiato tutto. La mappa del potere politico italiano è stata ridisegnata. Le parole d’ordine di uno stato di propaganda permanente hanno riscritto i nostri vocabolari. Soffia il vento del populismo, del sovranismo e dell’intolleranza. Ma l’Italia è Paese molto più complesso della “semplificazione” leghista. Per quanto il ministro dell’Interno storyteller xenofobo si sforzi di ridurla ai suoi provvedimenti anti-naufraghi, ai suoi tweet e status, l’Italia è molto di più, e ha bisogni e necessità che il racconto salviniano non potrà mai soddisfare. Siamo ancora una grande democrazia. O no? È questo, in fondo, il tema al centro dell’ormai tradizionale appuntamento con le Giornate del lavoro Cgil, un anno dopo di nuovo a Lecce, quinta edizione della rassegna organizzata dalla confederazione, e terza edizione nel capoluogo del Salento.

“Democrazia è”: ecco il titolo, non casuale, della manifestazione che avrà al centro i temi del lavoro, dei diritti e delle grandi trasformazioni sociali ed economiche, che inizia oggi e andrà avanti fino a domenica 16 settembre. Chiudendo l’ultima edizione (settembre 2017) Susanna Camussoallora intervistata da Ferruccio De Bortoli, ammonì: “La mia sensazione è che una parte dei nostri iscritti non votino perché non si sentono rappresentati. È un fenomeno che ci sta preoccupando moltissimo. Certo, anche la sinistra, attraverso le sue patologiche divisioni, ha fatto di tutto per creare questa situazione, determinando un rancore verso la politica”. “La sinistra – osservava il segretario generale – non dà più speranza alle persone. È invece questo il momento di avere una posizione per dare speranza”. Di lì a pochi mesi il sisma delle elezioni politiche, il punto più basso mai toccato dalla sinistra italiana. Quindi la tormentata formazione del cosiddetto governo giallo-verde.

Sarà utile fermarsi a ragionare un po’. E le Giornate del lavoro leccesi 2018 offriranno spunti preziosi per farlo. Si svolgeranno incontri e dibattiti con ospiti del mondo politico e sindacale, rappresentanti delle istituzioni, lavoratori e studiosi, che si terranno nelle piazze, nei palazzi storici e nelle sedi istituzionali della città salentina. Internet e partecipazione, social media e democrazia, lavoro, Costituzione, welfare e politiche industriali: sono solo alcuni dei temi del Programma (qui nella sua versione integrale).

La manifestazione, che si concluderà domenica con l’intervista di Marco Damilano (direttore de L’Espresso) a Camusso, vedrà, tra gli altri, la partecipazione del ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio, e del ministro per gli Affari Europei Paolo Savona. Prenderanno parte ai vari dibattiti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e molti altri ancora. Alle varie iniziative è prevista anche la partecipazione del segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra e del segretario confederale della Uil Domenico Proietti, oltre che, naturalmente, di tutti i componenti della segreteria nazionale della Cgil (Nino Baseotto, Vincenzo Colla, Rossana Dettori, Gianna Fracassi, Roberto Ghiselli, Maurizio Landini, Franco Martini, Giuseppe Massafra, Tania Scacchetti).

Anche quest’anno alcune “lectio magistralis” su temi di strettissima attualità (salute della democrazia politica, sovranismo, populismo, libertà) saranno tenute dai professori Luciano Canfora, Donatella Di Cesare, Carlo Galli e Gian Luigi Gessa, e dal filosofo e regista Raoul Martinez.

Come sempre, qui su Rassegna, su www.cgil.it e su www.radioarticolo1.it la copertura delle Giornate.