Non appena il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha parlato di "politiche inumane contro i palestinesi" messe in atto da Israele, l'Italia, come molti altri Paesi occidentali ha lasciato l'aula. Tra i Paesi che hanno partecipato a questa protesta c'erano gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, il Canada, la Nuova Zelanda, la Polonia, la Danimarca, la Lituania, l' Olanda e la Slovacchia.

Sono rimaste
al loro posto invece la Svezia, presidente di turno dell'Ue, da settimane in crisi diplomatica con Israele, così come la Spagna, Lussemburgo, Portogallo e Finlandia.

In ogni caso Ahmadinejad
ha parlato in un'aula semivuota senza però risparmiare critiche a tutto campo all'Occidente, affermando che non è possibile che "una piccola minoranza" domini la politica, l'economia e la cultura mondiale. Il presidente iraniano ha poi difeso il controverso voto dello scorso giugno che lo ha riportato al potere: le elezioni in Iran sono state "gloriose e pienamente democratiche" e hanno aperto un nuovo capitolo per il suo Paese.