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Continua a oltranza la protesta dei minatori a Olmedo, in provincia di Sassari. I lavoratori, che ieri mattina (28 settembre) hanno occupato la miniera di bauxite, hanno passato la loro prima notte a -180 metri. Protestano contro la S&B Industrial Minerals, la società greca che detiene la concessione mineraria dal 2007 e che lo scorso aprile ha deciso di dismettere l'attività di estrazione, rimettendo alla regione la concessione per l'estrazione.
La prima conseguenza di questa decisione è stata la mobilità per 35 dipendenti. In dieci, quindi, hanno occupato la miniera e trascorso la notte a 180 metri di profondità, dandosi il cambio ogni tre ore per presidiare l'imbocco dell'impianto e tenere i contatti con il mondo esterno. Gli altri lavoratori sono in presidio permanente ai cancelli dell'impianto.
Dopo la chiusura dell'impianto, sulla vicenda è calato un velo di silenzio. Le maestranze non sono state coinvolte neppure nei lavori di riqualificazione della miniera, che ha visto all'opera ditte esterne. La protesta è iniziata a due giorni dal pronunciamento della Regione sulla manifestazione di interesse per il riavvio della attività.
Oggi è attesa la visita della polizia mineraria, il corpo ispettivo che fa capo all'assessorato regionale dell'Industria. Un arrivo programmato, domani iniziano infatti le attività che porteranno al pronunciamento della Regione sulle manifestazioni di interesse tese alla ripresa dell'attività estrattiva, ma il nuovo inasprimento della protesta ha accelerato i tempi. I funzionari della polizia mineraria incontreranno i minatori e verificheranno le condizioni di sicurezza del sito. "Ma l'occupazione - annunciano i contestatori - andrà avanti comunque".
La Filctem Cgil Sassari, su Twitter, esprime solidarietà ai minatori. Il sindacato chiede alla regione di individuare immediatamente un altro soggetto per riprendere la produzione, e al ministero del lavoro di approvare la cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori.