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“Per favorire la ripresa di un’occupazione stabile e di qualità servono investimenti pubblici e privati; quanto è stato fatto finora, non ha costruito 'lavoro buono' e i dati di oggi lo confermano: aumentano i tempi determinati, diminuiscono quelli indeterminati, crescono i voucher”. Così la segretaria confederale Cgil, Tania Scacchetti, commenta la nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione del IV trimestre 2016, diffusa da ministero del Lavoro, Istat, Inps e Inail.
La dirigente sindacale sottolinea come “la ripresa dell’occupazione, che frena notevolmente rispetto al 2015, è fondata sul boom dei tempi determinati e sugli over 50. Infatti, il 64,4% dei rapporti di lavoro attivati nel 2016 è a tempo determinato e solo il 21,8% a tempo indeterminato. Il rapporto tra le attivazioni e le cessazioni presenta un segno positivo pari a 328.271 occupati, frutto in gran parte del significativo aumento dei tempi determinati (+ 595.005) contro un calo dei tempi indeterminati (- 377.193)”.
Per la segretaria confederale, “il nuovo aumento della disoccupazione, che incide fortemente sui soggetti di età compresa tra 15 e 49 anni (+ 2,3%), ci porta a una considerazione: occorre affrontare prioritariamente il nodo dell’occupazione giovanile, sempre meno stabile (aumentano del 10,7% i tempi determinati) e penalizzata ulteriormente dalla crescita degli occupati over 50 (+ 1,4%)”.
“Infine, anche nel 2016 si è registrato un considerevole aumento dell’utilizzo dei voucher, strumento che ha sostituito il lavoro contrattualizzato e con i diritti. Per tale motivo, sollecitiamo il Parlamento a convertire al più presto in legge il decreto che prevede l’abrogazione di questo istituto e il ripristino della piena responsabilità solidale negli appalti. Noi non smobilitiamo fino alla legge e rivendichiamo con forza l'avvio della discussione sulla nostra proposta di legge sulla Carta dei diritti universali del lavoro. Solo investendo sul lavoro di qualità, si può superare questa lunga fase di difficoltà”, conclude la sindacalista.