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Ci sono 1000 posti liberi nelle facoltà italiane di Medicina e Odontoiatria che dovrebbero essere occupati dagli studenti attualmente in graduatoria. Lo dice una sentenza del Tar del Lazio del 2 febbraio che ha accolto i ricorsi dell'UDU, il sindacato degli studenti universitari. Ma così non è al momento. “Il Ministero è stato condannato da mesi dal Tar a far scorrere le graduatorie - afferma Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari - Dopo queste sentenze, centinaia di studenti sono in attesa di vedere riconosciuto anche dal MIUR il loro diritto a studiare per la facoltà che loro avevano scelto, risultando idonei nella graduatoria chiusa in maniera illegittima da parte del Ministero stesso".
Nonostante le rassicurazioni, però la situazione non si sblocca. "Siamo di fronte ad un Ministero sordo - continua Marchetti - che continua a non dare attuazione a quanto disposto in decine e decine di sentenze. È un atto di una gravità inaudita! Per questo abbiamo promosso le prime ottemperanze, che hanno continuato a darci ragione: basta perdere tempo, diamo a questi studenti la possibilità di studiare!”.
Situazione grave anche secondo gli avvocati che hanno seguito i ricorsi dell'Udu, Michele Bonetti e Santi Delia: “Abbiamo inoltrato di fronte all’inerzia del Ministero dell’Istruzione, due ricorsi prototipi che hanno stabilito che i posti andranno attribuiti ai ricorrenti secondo l’ordine della graduatoria ed altri articolati criteri - spiegano i legali - Il Ministero è stato anche condannato alle spese per migliaia di euro e si profilano responsabilità erariali per cui abbiamo già dato mandato di inoltrare un esposto alla Corte dei Conti ed alla Procura di Roma al fine di vagliare eventuali ipotesi di reato”.
Conclude Elisa Marchetti: “Grazie alle nostre vittorie saranno riassegnati ai molti studenti comunitari tutti i posti rimasti vacanti degli extracomunitari a seguito della chiusura anticipata della graduatoria. Ora ci chiediamo chi ripagherà gli studenti di mesi e mesi di vita persi quando una sentenza dei Giudici dava loro diritto a studiare? Sul punto stiamo valutando una richiesta di risarcimento danni. Sarebbe davvero surreale se il MIUR decidesse di ripetere anche quest’anno lo stesso errore, chiudendo anticipatamente le graduatorie. Siamo pronti a dare battaglia in ogni sede ed in ogni modo possibile perché questo non accada. Il Ministero deve prendere atto del fallimento del numero chiuso e non nascondersi più dietro un dito, facendo perdere ulteriormente tempo agli studenti: vogliamo il libero accesso".