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“Siamo allo sciopero, non possiamo farne a meno. Il futuro di 80 lavoratori con contratto in somministrazione si decide in questi giorni e non c’è tempo da perdere. Visti i buoni risultati presentati dal gruppo e le garanzie sulla stabilizzazione del personale, dichiarate dall’amministratore delegato in persona negli incontri passati, non si possono far ricadere le responsabilità di questa decisione sul solo Decreto Dignità”. Lo ha detto oggi Mauro Tudino, Filctem Cgil nazionale.
“Ci preoccupa l’incertezza della politica rispetto ad alcune decisioni vitali per il Paese – ha continuato il dirigente sindacale –: lo stallo del decommissioning; la rescissione dell’appalto Saipem; il ridimensionamento dell’attività di Nucleco; la scelta sul deposito nazionale di scorie nucleari che ormai sembra essere argomento tabù per l’esecutivo”.
“Per questo, nei giorni dello sciopero, ci faremo sentire dal Mise – ha concluso il sindacalista –, perché il dissenso dei lavoratori che rischiano il proprio futuro è anche quello di questo Paese che ha bisogno che si compiano velocemente scelte autorevoli, in grado di risolvere questi problemi”.