“I 248 esuberi prospettati da Ntv, a fronte dell’attuale organico di circa 1000 dipendenti, sono a maggior ragione dopo le decisioni di ieri dell’Autorità dei Trasporti, ingiusti ed assolutamente ingiustificati”. E’ quanto sostiene il segretario nazionale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi sottolineando che “con i provvedimenti di ieri sui pedaggi si modifica radicalmente il quadro di riferimento nel quale si colloca il business plan che sta elaborando Ntv sul quale è in corso da due mesi il confronto con il sindacato”.

Secondo il dirigente sindacale della Filt “per Ntv la decisione dell’Autorità equivale ad un risparmio dei costi operativi di quasi 40 milioni l’anno per il biennio 2015-2016, parte dei quali, al momento non stimabile, assumerà carattere strutturale visto che il pacchetto adottato ieri comprende anche un procedimento di più complessiva revisione dei criteri di calcolo del pedaggio ferroviario che, come annunciato, si dovrebbe concludere entro l’anno”.
“Gia dall’incontro di domani con Ntv - evidenzia il segretario nazionale della Filt - che apre un’ulteriore fase di confronto presso Unindustria Roma, ci attendiamo un’evoluzione positiva nell’impostazione finora descritta, tuttora estremamente incerta sul piano finanziario del debito e ricapitalizzazione, molto debole ed asfittica sul versante industriale della rete di servizi e dello sviluppo dell’offerta ma molto pesante sul versante del costo del lavoro”.

Secondo Rocchi inoltre “lo sconto di cui beneficia Ntv allunga la restituzione del debito per la costruzione della rete AV/AC, assunto da RFI e garantito dallo Stato, e riduce le risorse di cui può disporre RFI, concessionaria per conto dello Stato della gestione dell’infrastruttura, per la manutenzione ordinaria della rete. Si tratta - conclude il segretario nazionale della Filt - di un aggravio di spesa pubblica, sia in conto investimenti che in conto esercizio, che la proprietà ed il management di Ntv non possono, semplicemente, pensare di incassare, riducendo così quella parte dello sforzo finanziario, organizzativo ed industriale che l’attuale difficile situazione dell’azienda impone, invece, a loro esclusivo carico”.