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Il giorno dopo il drammatico terremoto che ha colpito l'isola di Ischia e che ha provocato due morti e migliaia di sfollati, è tempo di cordoglio e solidarietà. Ma anche di domande su come mai le case si siano sbriciolate come sabbia al vento. È questo il tenore dei messaggi che provengono datutto il mondo mondo Cgil.
Cordoglio e solidarietà sono infatti subito arrivati in un tweet dalla Cgil nazionale, che ringrazia chi si sta adoperando per i soccorsi.
Sulla tragica vicenda è intervenuta, con un post sulla sua pagina Facebook, anche Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Cgil: "La terra trema a Ischia. Il mio personale cordoglio e quello di tutta la categoria della Funzione pubblica Cgil per le vittime. Ma, ancora una volta, è straordinario l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori per garantire soccorso alla popolazione colpita. Come sempre, il lavoro pubblico c’è!".
"Troppo presto per i bilanci, è il momento dei soccorsi". Così invece in una nota la segreteria della Fillea Cgil nazionale, che continua: "Se queste tragedie non si possono prevenire, si deve invece vigilare sulla messa in sicurezza e sulla qualità degli edifici. Speculazione e abusivismo, materiali depotenziati, pochi controlli e troppi condoni, le costanti in un territorio fragile dove ci si accorge dei rischi solo a tragedie avvenute. La solidarietà della Fillea alla popolazione colpita e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi".
"Ancora morti, feriti, sfollati e crolli. Non è passato nemmeno un anno dal terremoto che ha colpito il centro Italia e purtroppo ci ritroviamo nuovamente di fronte a un grave evento sismico. La nostra vicinanza e solidarietà va alla popolazione di Ischia che sta vivendo ore drammatiche", queste invece le parole del segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. "Non possiamo però non segnalare che troppo poco si sta facendo per mettere in sicurezza il nostro paese. Dopo l'emergenza e i soccorsi bisognerà affrontare con assoluta priorità il dissesto idrogeologico e contrastare con tutti i mezzi l'abusivismo edilizio", conclude il sindacalista.
"La Fillea Cgil della Campania si associa al comunicato emesso dalla segreteria nazionale e ribadisce ciò che da sempre sostiene in materia di sicurezza e riqualificazione insistendo sulla necessità non più rinviabile di realizzare programmi di manutenzione e consolidamento antisismico delle case e degli edifici nella nostra Regione", così Giovanni Sannino, segretario generale dell'organizzazione regionale. "La fragilità e vulnerabilità dei nostri territori e del tessuto abitativo non è un castigo divino. Sono il frutto di politiche dissennate di abuso del suolo, di sanatorie e condoni, tutt'ora in voga, massimi ribassi scarsa vigilanza sulla qualità di ciò che si costruisce – continua la nota –. Dopo il dramma di Torre Annunziata ora il sisma a Ischia: cosa deve accadere ancora per scuotere la Politica e le Istituzioni ricordando le loro responsabilità di Governo."
"In un momento così difficile il nostro primo pensiero va alle vittime del terremoto di Ischia e il nostro grazie a chi si sta prodigando nei soccorsi". È quanto infine si legge in un comunicato diffuso dalla Camera del lavoro metropolitana di Napoli. "Non possiamo però non evidenziare - sottolinea la nota - come la fragilità del nostro territorio, il contrasto inadeguato all'abusivismo edilizio, l'assenza di adeguate politiche di prevenzione, possano rendere ogni evento sismico ancor più tragico". "È ora - conclude la Cgil di Napoli - che si passi dalle promesse che seguono ogni terremoto ad una vera e seria politica di prevenzione e di difesa del territorio".