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Giorgio Cremaschi è indagato dalla Procura di Torino per un episodio avvenuto durante una manifestazione No Tav del 23 ottobre 2011, quando venne tagliata una rete posizionata lungo il percorso del corteo. Lo si è appreso ieri (8 aprile) nel corso dell'udienza del maxi processo per i fatti dell'estate 2011 in Valsusa, in cui Cremaschi è stato sentito come testimone.
Per quell'episodio, l'ex dirigente della Fiom, fu denunciato con altre quattro persone. In aula a Torino Cremaschi ha riferito di essere stato in Valsusa il 3 luglio: "Ho partecipato a molte manifestazioni, ma non avevo mai visto tanti lacrimogeni lanciati con una traiettoria così lunga. Sono rimasto colpito, sembravano una nuvola di fumo. Sono un sostenitore del movimento No Tav - ha aggiunto - e non me ne vergogno". “Dopo la testimonianza in aula bunker a Torino, mi trovo indagato per taglio di rete".
"Fiero di stare dalla parte giusta", ha commentato Cremaschi, su twitter. Solidarietà a Cremaschi è arrivata ieri dal segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, che ribadisce la posizione della sua organizzazione sull'inutilità della nuova linea ferroviaria.