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Flash mob e proteste davanti agli atenei di tutta Italia oggi per protestare contro i test di ingresso a numero chiuso per l'Università. L'iniziativa è dell'Udu, il sindacato studentesco che oggi ha portato nelle varie sedi universitarie del paese cartelli simili a quelli stradali di divieto d'accesso, con la scritta “Università” nella striscia bianca.
“L'Udu, che da sempre si batte contro il numero chiuso – si legge in una nota degli organizzatori - stamattina farà un'azione dimostrativa in tutta Italia per manifestare il completo dissenso a questo sistema di sbarramento all'accesso al mondo dell'università. Oggi migliaia di studenti affronteranno i test d'ingresso e solo 1 su 8 potrà realizzare la propria aspirazione - afferma Michele Orezzi, coordinatore dell'Udu -. Non solo non saranno liberi di poter scegliere il loro futuro, per giunta dovranno sostenere una prova che da anni si mostra fallace sia nel metodo che nei contenuti”.
I numeri, in effetti, fanno paura. A Roma alla Sapienza, cosi' come a Tor Vergata, i candidati sono arrivati di prima mattina, documenti alla mano, per poter accedere alle ben 85 aule, dove si svolgeranno le prove. Alla Sapienza i posti sono 997 (compresi quelli per gli extracomunitari e compresa Odontoriatria visto che il test unico). Gli aspiranti sono 6.883. Il rapporto matricole iscritti è di 6,8. La prova prevede 80 quesiti. I presidenti di commissione sono 85, altrettanti i responsabili di vigilanza. Mentre i 'controllori' sono in tutto 215. La graduatoria è unica per tutte le facoltà. A Tor Vergata, invece, si sfidano in oltre 2.700 per 260 posti in tutto tra le due facoltà.