"Senza voce né volti, i lavoratori precari spesso non conoscono i loro diritti e le loro tutele, come la maternità per il contratto a progetto, oppure la possibilità di avere un sostegno al reddito per coloro che hanno un contratto in somministrazione. Per esempio, è giusto che questa categoria di lavoratori sappia che il compenso non può essere inferiore a quello stabilito nei contratti collettivi nazionali". Chi parla, è Anna Lepore, segretario Nidil Cgil di Bari, che lancia l'iniziativa 'Atipico tour', in programma da domani, 21 maggio, nei luoghi del lavoro precario della provincia pugliese: prima tappa, presso i centri commerciali di Bari e provincia; seconda tappa, il gionro seguente, presso i call center del Barese.

Da qui, l’idea di Cgil Bari e Nidil (sindacato dei collaboratori e dei somministrati) di organizzare una sorta di 'sportello mobile' per dare informazioni, soprattutto attraverso il contatto diretto con i sindacalisti, a tutti quei giovani che hanno diritto di migliorare la loro condizione di lavoro di collaboratore precario. "La grande piaga del precariato, che avvilisce e mortifica soprattutto i giovani – afferma Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Bari – è una delle lotte più intense che conduciamo da tempo. Abbiamo chiesto e ottenuto stabilizzazioni, ma ora ci battiamo perché l’accezione “incertezza” sia una categoria da escludere nelle tipologie di lavoro, cominciando dalla modifica della 'controriforma del lavoro', targata Fornero".