“La produzione di divani che fu della Natuzzi torni in Puglia, ma torni soprattutto nell’area di Ginosa, dove per l’accordo sindacale siglato al ministero dello Sviluppo il 10 ottobre del 2013, è previsto riparta il progetto di riconversione e reindustrializzazione delle ex industrie di Santeramo”. Questo le segreterie dei sindacati confederali e di categoria diranno al tavolo regionale dell’assessorato al Lavoro che il prossimo 19 maggio dovrà valutare il piano industriale della “News”, la nuova società che ha già annunciato un suo forte interessamento per gli stabilimenti pugliesi e lucani.

“Chiediamo che gli accordi e gli impegni diventino un passaggio obbligato in questa ennesima fase delicata della vertenza - spiegano i sindacati - perché le porte chiuse nello stabilimento di Ginosa sono la ferita ancora troppo tangibile e dolorosa in un territorio che con l’ex Itn e la Miroglio ha già abbondantemente pagato il prezzo della crisi. Dei 400 in cassa integrazione a zero ore dello stabilimento di Ginosa, tra i 100 e i 120 dipendenti previsti dal primo step di reindustrializzazione, potrebbero essere dunque subito assorbiti dalla nuova società pronta a rientrare dalla Romania”, e per il sindacato di categoria “questo è un passo imprescindibile”.

“Il più giovane stabilimento di Ginosa, quello con le maestranze dalla più bassa età anagrafica e maggiormente scolarizzate, fu strategico per l’avvio della stagione del successo di patron Natuzzi e ora diventi strategico nel processo di salvataggio di quel cartello produttivo – rimarcano dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil – E’ questo il senso anche della strategia d’azione che dettò le linee guida dell’accordo di programma a suo tempo approvato per il distretto del salotto e che come si ricorderà prevedeva 101 milioni di euro da investire proprio lì dove la crisi aveva prodotto i più drammatici effetti”.