Si è svolto questa mattina, a Perugia, il tavolo tra sindacati (Fim, Fiom e Uilm locali), i sindaci di Città di Castello e San Giustino, e la Regione Umbria sulla vertenza Nardi. Le organizzazioni sindacali hanno illustrato la situazione fortemente critica dei lavoratori dell’azienda, da venti giorni in sciopero, con la nuova proprietà che non si è resa disponibile al confronto.
"A tutt'oggi, nessuna disponibilità neanche sul pagamento delle spettanze arretrate (tre mensilità) o di parte di esse, nonostante ai sindacati risultino disponibilità economiche di cassa. Si tratta – accusano Fim, Fiom e Uilm di Perugia –, dunque, di un'incomprensibile scelta aziendale, che va ad aggravare la condizione dei lavoratori e delle loro famiglie già in ginocchio".
Al termine del tavolo istituzionale, la Regione si è impegnata a convocare in tempi brevi la proprietà. Dal confronto, è anche emerso che l’azienda ha attivato la procedura per la richiesta di un anno di cassa integrazione straordinaria per tutto il personale (103 addetti). Intanto, domani, 26 gennaio, alle 8.30, nello stabilimento di San Giustino è convocata una nuova assemblea con tutti i lavoratori.