Nessun passo in avanti nel vertice sulla vicenda Eavbus che si è svolto nella notte tra lunedì e martedì. La Cgil Campania, in una nota, ribadisce le critiche nei confronti dell’assessorato regionale “per l'assenza di una strategia chiara sul trasporto pubblico locale che sta producendo disagi e danni notevoli all’economia della regione, agli studenti, ai pensionati e ai lavoratori pendolari, con il rischio di una rottura territoriale molto grave”, e rilancia la richiesta di dimissioni di Vetrella, “primo responsabile dello sfascio del settore”.

“Non aver ancora fatto piena luce, a distanza di tanti giorni, sul fallimento EavBus implica – secondo il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella – una responsabilità collettiva dell’intera giunta regionale. Sbaglia chi pensa, a questo punto, di scaricare sui lavoratori le conseguenze di una gestione e di una conduzione politica sbagliata. Se qualcuno pensa di trasformare la crisi del trasporto pubblico in un processo indiscriminato di privatizzazione troverà la nostra ferma opposizione”.

“Occorre bloccare ogni tentativo di scalata delle aziende in crisi da parte delle organizzazioni criminali, le uniche attualmente in grado di disporre di ingenti capitali – aggiunge Tavella –. La Cgil metterà in campo tutte le iniziative necessarie, a partire dallo sciopero generale contro la politica del governo Caldoro, per un serio piano del trasporto pubblico regionale e per la soluzione immediata della vicenda Eavbus, la cui scadenza del 19 gennaio non può trasformarsi in una spada di Damocle sulla testa dei lavoratori”.