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Le organizzazioni sindacali del settore edile Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil di Napoli esprimono in una nota "tutta la propria indignazione sulla incapacità del Comune di Napoli a poter tutelare con efficacia il proprio patrimonio", in merito al sequestro giudiziario ordinato dalla Magistratura "a fronte dei reiterati illeciti (parcheggi abusivi) commessi da alcuni cittadini su aree di proprietà del Comune di Napoli ed illegittimamente occupate".
"A causa di tale occupazione abusiva e della illegale attività su queste aree indisturbatamente protrattasi nel tempo, e dei provvedimenti repressivi sostitutivi finalmente adottati dal Magistrato - precisa il sindacato - le aree non possono essere consegnate alle imprese affidatarie dei lavori per la realizzazione dell'ultimo tratto della metropolitana di Napoli linea 1 stazione Tribunali, i lavori non possono avere inizio, centinaia di lavoratori non possono essere impiegati in dette opere restando privi di reddito, e la città non riesce a dotarsi di un'opera indispensabile per la propria immagine e per la propria economia".
"E' mai possibile - si chiede il segretario generale della Fillea Cgil di Napoli, Ciro Nappo - che una attività abusiva di parcheggio su suolo pubblico riesca a non rendere disponibile aree pubbliche strategiche per un'opera così importante e già caratterizzata da infiniti colpevoli ritardi e bloccare tutte le attività mettendo in discussione l'apertura dei cantieri e il relativo finanziamento di circa 100 milioni di Euro e il relativo programma di assunzioni dei lavoratori licenziati nel 2010?"
Le organizzazioni sindacali chiedono la "immediata convocazione di un tavolo operativo nel quale possano essere subito individuate tutte le procedure che, nella interlocuzione con la Magistratura Inquirente, rendano al più presto disponibili dette aree per le attività di cantiere necessarie per l’inizio dei lavori e garantendo la cantierabilità delle opere e la piena occupazione delle maestranze interessate".