“Il sindaco di Napoli De Magistris ha perso un’occasione importante di confronto con le lavoratrici e i lavoratori del Comune. Ma non è questo il momento di chiudersi nelle proprie stanza. Serve uno sforzo comune per assicurare un buon governo alla città”. Ad affermarlo sono la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, e il segretario generale della Fp Cgil Campania, Alfredo Garzi, nel corso di un’iniziativa organizzata dal sindacato nel capoluogo partenopeo dal titolo: ‘Un comune al servizio dei cittadini’, sottolineando che “fino a stamattina molti dirigenti comunali hanno ostacolato la partecipazione dei lavoratori all’assemblea”.
Stamani, infatti, spiegano i due dirigenti sindacali, “il sindaco ha perso un’occasione importante di confronto con tutto il personale. Come categoria e come confederazione abbiamo presentato proposte di miglioramento dell’organizzazione del lavoro, di riassetto delle direzioni e degli uffici tecnici per determinare maggiore efficienza amministrativa, di riorganizzazione delle municipalità per dare più risposte ai cittadini. Proposte che si legano anche ad un investimento sull’occupazione. Per questo - sottolineano Sorrentino e Garzi - lanciamo anche da Napoli la necessità di un piano straordinario di assunzioni che consentano all’amministrazioni di rispondere ai bisogni delle persone e di rendere compatibili i carichi di lavoro per i dipendenti”.
All’assessore comunale Enrico Panini, presente ai lavori, riportano i dirigenti della Fp Cgil, “è stata consegnata la richiesta di corrette relazioni sindacali. Inoltre, vista la sua rivendicazione di un comportamento non lesivo delle prerogative di alcuna sigla sindacale la Fp Cgil ha chiesto formalmente di convocare le Rsu per scrivere un nuovo documento sulle relazioni sindacali che anticipi il contratto nazionale, altrimenti sarà il prossimo contratto a ristabilire democrazia e partecipazione grazie soprattutto all’accordo del 30 novembre sottoscritto dai soli sindacati confederali”.
Nel Comune di Napoli, sostengono i due dirigenti, “c’è un clima vessatorio nei confronti della Cgil che rasenta la discriminazione. Forse perché si chiede trasparenza nella gestione della contrattazione decentrata o perché abbiamo il coraggio di dichiarare il nostro dissenso. Ma la democrazia è confronto, avremmo voluto dirlo al sindaco ma i suoi uffici ci hanno risposto di scrivere una mail”.
Inoltre, precisano, “abbiamo richiesto con forza la programmazione dei turni plurisettimanali e annuali per scongiurare che accada di nuovo che una lavoratrice debba licenziarsi perché non riesce a conciliare famiglia e lavoro come è accaduto ad una vigilessa del comune. Alcuni sindacati usano in maniera distorta turni e incentivi per favorire solo alcuni dipendenti. La Cgil chiede legalità e trasparenza e rileviamo che De Magistris non risponde a questa richiesta sottraendosi sistematicamente al confronto. La domanda è lecita: ma di cosa ha paura il sindaco di Napoli?”.
Per Sorrentino e Garzi, inoltre, “le difficoltà del Comune di Napoli sono note e in parte derivano dalle politiche nazionali orientate ai tagli. Scelte sbagliate che spesso ci hanno visto su di un fronte comune con l’Anci per scongiurare dissesti delle amministrazioni che non sono mai auspicabili perché si ripercuotono sui lavoratori e sui cittadini”. In conclusione: “Napoli ha già vissuto situazioni critiche. Questo non è il momento di chiudersi nelle proprie stanze ma di far convergere tutti gli sforzi per assicurare un buon governo alla città. Dalle partecipate ai servizi alla persone la preoccupazione è forte sull’esigenza di avviare un processo di rilancio delle politiche pubbliche. Le nostre proposte sono pubbliche e le mettiamo a disposizione dell’amministrazione e della politiche. Certo non assisteremo senza reagire alle ricadute negative che si stanno determinando sui lavoratori e cittadini”, concludono Sorrentino e Garzi.