"A quattro 4 mesi dall’accordo sottoscritto al Comune di Napoli con l’assessore Oddati per la ricollocazione degli ex dipendenti della Birra Peroni di Napoli,. la Minoter spa non batte colpo". Lo affermano in una nota Flai, Fai e Uila del capoluogo campano. "I lavoratori, a sei anni dall’accordo madre siglato da Cgil, Cisl e Uil e categorie nelle sedi ministeriali, confindustriali e del Comune, non senza difficoltà, hanno sottoscritto con i sindacati, il 5 agosto scorso, un intesa che avrebbe dovuto dare nell’immediato prime significative risposte alla ricollocazione".
"È inconcepibile – dichiarano i segretari delle tre sigle, Ricci, Saggese e Di Matteo – che il lavoro di mediazione svolto dopo anni di disillusioni e inutili attese venga mortificato dal silenzio della Minoter spa. La società cagliaritana che da qualche mese ha ottenuto tutte le concessioni e autorizzazioni dal Comune ha avviato i lavori di riqualificazione dell’area e ad oggi non rivela le sue intenzioni sull’accordo. I lavoratori da 20 mesi senza sostegno al reddito ripongono per l’ennesima volta la fiducia nei sindacati e il Comune e noi – continuano i segretari – non consentiremo strumentalizzazioni o deviazioni degli accordi sottoscritti".
Prosegue la nota: "Con i lavoratori, di fronte a questo ulteriore tentennamento, nei prossimi giorni avvieremo tutte le azioni e le forme di protesta a partire anche da un presidio permanente sotto il Comune in piazza Municipio. La riqualificazione dell’area di Miano e gli altri interventi in città si inseriscono prepotentemente nei progetti e nei programmi di chi si candida a diventare sindaco di Napoli. Questo, però, non avverrà certamente lasciando problematiche aperte quando le stesse, come per questa vertenza, è stata individuata la soluzione. Il Comune di Napoli con l’accordo del 5 agosto ha preso impegni precisi e si è fatto garante ancora una volta delle soluzioni ma forse non sa che Minoter sfugge".
Napoli, a rischio dipendenti birrerie ex Peroni
24 novembre 2010 • 00:00