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Licenziati durante le festività natalizie. Per ragioni economiche, dice l'azienda, ma secondo la Fiom Cgil il motivo sarebbe un altro: l'iscrizione alle tute blu della Cgil. È questa l'accusa che il sindacato dei metalmeccanici rivolge ai vertici della Mussa&Graziano, azienda torinese che allestisce veicoli speciali per conto del gruppo Fca. Vittime del provvedimento aziendale sono due lavoratori, dipendenti della società rispettivamente da 16 e da 13 anni con mansioni di "montatori".
Secondo la Fiom le ragioni economiche addotte dall'azienda sarebbero "infondate e pretestuose, ma utili a licenziare con quattro soldi grazie alla Fornero e a Renzi". "E' per noi palese come si tratti invece di licenziamenti discriminatori - afferma ancora il sindacato - che arrivano pochi giorni dopo l'iscrizione di questi lavoratori alla Fiom Cgil, insieme ad un'altra decina di colleghi, e alla loro disponibilità manifestata pubblicamente a candidarsi nella lista Fiom Cgil alle imminenti elezioni della Rsu".
La Fiom Cgil fino a queste iscrizioni non faceva parte dei sindacati presenti in azienda. "La vicenda fa tornare alla mente i vergognosi licenziamenti per rappresaglia utilizzati dalle imprese negli anni '50 e '60 per colpire i militanti sindacali sgraditi - dichiarano Federico Bellono Segretario generale Fiom Cgil Torino e Claudio Siviero responsabile della Mussa & Graziano per la Fiom Cgil -. E' inaccetabile che una azienda utilizzi simili ritorsioni per decidere chi deve rappresentare i lavoratori".