Nell’ambito dell’appalto utenze non domestiche la società capofila, Roma Multiservizi (di proprietà al 51% di Ama e controllata dal Comune di Roma), comunica la scelta di licenziare 80 lavoratori, appellandosi alla mancata emissione del nuovo bando e rifiutando inspiegabilmente la proposta di proroga da parte di Ama. “È inaccettabile – dichiarano Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio, e Giancarlo Cenciarelli, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio –, è l’ennesima azione di Roma Multiservizi, di cui non si comprendono le vere finalità, che s'inserisce nella complessa vicenda dei contenziosi tra partecipate e Comune, le cui conseguenze ricadono direttamente sul livello dei servizi e viene pagato da lavoratori e cittadini”.

“Oggi (20 febbraio, ndr) in Consiglio – in cui si discuterà proprio del tema partecipate – la sindaca Raggi prenda una posizione chiara a tutela del lavoro e del servizio pubblico e mantenga gli impegni presi più volte a tutela dei livelli occupazionali, intervenendo subito, affinché Roma Multiservizi ritiri la procedura di licenziamento. Al contempo, Ama acceleri sulla pubblicazione del nuovo bando che, per le utenze non domestiche, come abbiamo sempre contestato, non ha prodotto gli effetti dichiarati sul servizio e ha causato più di un problema ai lavoratori, presi anche come bersaglio mediatico di ciò che non andava nell’assegnazione del servizio. I lavoratori non possono essere utilizzati come pedine nei rapporti di forza tra soci, partecipate e Roma Capitale. L’interesse pubblico e la tutela del lavoro devono prevalere: ci aspettiamo già oggi un intervento politico deciso in tal senso, altrimenti dai prossimi giorni partirà una forte mobilitazione dei lavoratori”, concludono i due dirigenti sindacali.