Siglato il contratto integrativo per i dipendenti del Monte dei Paschi. Si rinnova dunque la contrattazione di secondo livello con una serie di novità che rafforza l'equità sociale, il welfare e la valorizzazione delle persone. Un accordo che, riporta il quotidiano La Nazione, soddisfa i sindacati. "Un risultato assolutamente positivo", spiegano in una nota le sigle del coordinamento di Banca Mps (Fabi, Firts Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl, Uilca, Unità sindacale). In linea con gli obbiettivi aziendali, le misure previste dal contratto rispettano la razionalizzazione dei conti del piano industriale 2015-2018 e recepiscono gli impegni assunti con la Commissione europea.
Per quanto riguarda il welfare aziendale, "questo è completamente confermato sia per quanto riguarda l'infortunistica che per l'assistenza sanitaria al dipendente e al nucleo familiare, con premio interamente sostenuto dall'azienda. Ed è stato varato MpsSolidale, fondo interno alimentato dalle donazioni ferie e altri permessi retribuiti da parte dei dipendenti per permettere ai colleghi che ne abbiano bisogno di far fronte a gravi e accertati bisogni personali e familiari. Sulle risorse umane, la banca riconosce la centralità della formazione e dello sviluppo professionale dei dipendenti come punti chiave per il rilancio economico e produttivo dell'istituto. "L'investimento sulla formazione - si legge in una nota di Mps - diventa quindi un fondamentale strumento di crescita professionale e il supporto necessario per i processi interni di mobilità e riqualificazione". Confermato il sistema di permessi e congedi aggiuntivi rispetto al contratto nazionale per favorire la crescia negli studi dei dipendenti. L'accordo introduce anche l'assesso della retribuzione variabile con il premio aziendale 2015 e il nuovo Premio variabile di risultato per il 2016, entrambi strettamente ancorati al raggiungimento dei risultati di rafforzamento patrimoniale, liquidità e redditività in linea con gli obbiettivi del piano industriale. In particolare il Pvr consente una maggiore efficienza distributiva attraverso la combinazione di più criteri: premia i risultati, introduce modalità di erogazione tipiche del welfare con un'attenzione ai livelli di retribuzione più bassi, valorizza le performance distintive.
Sarà infine istituita una commissione paritetica, un gruppo di lavoro di dipendenti e rappresentanti sindacali che valuterà le misure per innovare l'approccio al lavoro in modo da conciliare le esigenze dei dipendenti con le nuove sfide del mercato.