“Banca Montepaschi ha i fondamentali sani, ha ripreso la via del risanamento dopo l'intervento pubblico di un anno fa”. A dirlo è Agostino Megale, segretario nazionale della Fisac Cgil: “Indubbiamente questa situazione generale dello spread pesa sulle banche e a maggior ragione pesa su Mps, però nulla può essere attribuibile al gruppo dirigente né a chi sta portando avanti il piano di risanamento, il piano industriale. Per questo chiedo attenzione a chi nella politica immagina che sparare contro le banche o contro Mps porti consensi e voti. Nel breve termine può avvenire, ma poi a pagare sono i correntisti, i risparmiatori, con l'aumento dei tassi di interesse dei mutui, le banche che vanno in difficoltà. Siccome non esiste un paese senza banche, semmai serve metterle sotto controllo democratico per evitare errori, truffe, casini".
Il segretario generale della Fisac Cgil ha osservato che “il processo di risanamento di Mps va portato a compimento, evitando che l'Unione europea metta in discussione l'accordo. E quindi anche il governo, che pur non condivise l'intervento con il decreto dei 20 miliardi, adesso deve difendere quell'accordo e mettere in condizioni Mps di arrivare alla conclusione del percorso, di difendere il posto di lavoro degli oltre 27 mila dipendenti e salvaguardare i cinque milioni di clienti. Queste sono le cose che contano, il resto sono chiacchiere che lascio volentieri ai politici di turno”.