Aveva fatto sperare in un salvataggio dei posti di lavoro appena un anno e due mesi fa, quando era subentrata nello stabilimento della FAAC, assumendo 14 dei suoi 42 ex dipendenti: oggi, invece, la Motori Grassobbio srl ha annunciato la messa in liquidazione dell’azienda, l’imminente cessazione dell’attività e il licenziamento di tutti i 12 lavoratori rimasti in forza.
Nel dicembre scorso aveva chiesto un periodo di cassa integrazione ordinaria, poi mai utilizzata.
Per giovedì 2 febbraio i sindacati hanno proclamato uno sciopero di due ore (dalle 8 alle 10): “Abbiamo appreso la notizia oggi in un incontro con l’azienda”, hanno riferito poco fa Fulvio Bolis della FIOM-CGIL e Giancarlo Carminati di FIM-CISL di Bergamo. “Dunque il ‘cavaliere bianco’ non è poi così bianco e dopo poco più di un anno manda tutti a casa. Tra l’altro, i lavoratori ancora attendono il pagamento del saldo dello stipendio di novembre, gli interi importi di quelli di dicembre e gennaio oltre che la tredicesima mensilità. Per lunedì è previsto un nuovo incontro con l’azienda per discutere proprio i dettagli di un piano di rientro delle spettanze dovute ai lavoratori”.