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È morto Guido Rossi: avvocato e giurista, è stato presidente della Consob e della Telecom. Aveva 86 anni ed era tra i massimi esperti italiani di diritto societario ed è stato tra i grandi critici di una globalizzazione senza regole. Rossi era nato a Milano il 16 marzo del 1931 e si era laureato a 22 anni in giurisprudenza all'università di Pavia, con un successivo Master of Laws all'Università di Harvard.
Nella lunga carriera di Rossi non è mancato l'impegno politico: dal 15 febbraio 1981 al 10 agosto 1982 è stato infatti senatore nella sinistra indipendente e nella sua attività parlamentari spicca la presentazione del disegno di legge antitrust del maggio 1988.
Tra le altre cariche la presidenza del gruppo Ferfin-Montedison dal giugno 1993 al febbraio 1995 e della Telecom dal 30 gennaio 1997 al 28 novembre 1997. Nel 2006 è stato nominato commissario straordinario della Fgci dopo Calciopoli.
Rossi è stato un acceso critico della globalizzazione senza regole. In un'intervista del 2003 rilasciata a Federico Rampini per "Repubblica" sosteneva: "Il passaggio decisivo è stata la mutazione dal capitalismo industriale a quello finanziario. I due economisti che lo colsero con maggiore lucidità furono Keynes e Piero Sraffa: capirono che l'andamento della Borsa diventava un elemento condizionante per il risparmio delle famiglie, quindi addirittura per la politica monetaria e l'andamento delle variabili macroeconomiche".
E ancora, profeticamente 5 anni prima della grande crisi, "nell'America di oggi è evidente quanto il mercato azionario possa agire sulla crescita dell'economia reale, influenzando le scelte di consumo delle famiglie e le scelte di investimento delle imprese, il valore delle pensioni e la crescita del Pil.
È autore di diversi libri. Ricordiamo: "Il fallimento nel diritto americano" del 1956, "Trasparenze e vergogna. Le società e la borsa" del 1982, "La scalata del mercato" del 1986. Tra le ultime opere "Il conflitto epidemico" e "Il gioco delle regole" del 2003.