Non saranno più trasferiti i tre medici indagati per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra romano di 31 anni, arrestato il 15 ottobre scorso dai carabinieri per detenzione di droga e deceduto una settimana dopo nell'ospedale romano. I tre, Aldo Fierro, responsabile del reparto penitenziario, ed i medici Stefania Cordi e Rosita Caponnetti, sono stati infatti reintegrati oggi nel reparto penitenziario dell'ospedale Sandro Pertini.

Alla base del loro reintegro - si legge nel provvedimento appositamente emesso - le "risultanze dell'indagine interna effettuata dalla Uoc Risk Management aziendale che nella relazione depositata il 30 novembre 2009 parla di "carattere improvviso e inatteso del decesso, in rapporto alle condizioni generali del paziente". L'analisi inoltre "non ha messo in luce, sul piano organizzativo e procedurale, alcun particolare elemento relativo ad azioni e/o omissioni da parte del personale sanitario con nesso diretto causa-effetto con l'evento avverso in questione".

Dura la reazione della famiglia del ragazzo ucciso. "Siamo sconcertati da questa decisione. Le autopsie sono ancora in corso, i consulenti sono ancora al lavoro... E' una decisione che non siamo in grado di comprendere". Così l'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia di Stefano Cucchi. 'Ne prendiamo atto, ovviamente - prosegue Anselmo - e andiamo avanti con la nostra attività investigativa. D'altronde non ci aspettavamo niente di più dal Pertini, ne stiamo vedendo di tutti i colori".