“Se non fosse drammaticamente vero, ci sarebbe quasi da non crederci. A una settimana di distanza dall’incidente accaduto ad Andria, ci ritroviamo di fronte ad un’altra morte bianca nel nostro territorio. Una triste realtà”. Così Biagio D’Alberto, segretario generale della Cgil Bat, commenta l’incidente sul lavoro accaduto a Trani, in via don Uva, in cui ha perso la vita un operaio di 60 anni.
“Oltre che essere vicini alla famiglia di questo lavoratore e rivolgere ai parenti le nostre condoglianze, non possiamo non riflettere sul fatto che due episodi, accaduti a poche decine di chilometri di distanza e in un arco di tempo così ravvicinato, testimoniano la mancanza della cultura della sicurezza sul lavoro in questo territorio. È evidente che tutti i nostri appelli rimangono inascoltati, oltre ad esserci assenza dal punto di vista dei controlli".
"Il ripetersi di fatti simili dimostra che ci sono una serie di attività che non vengono eseguite, rispettando gli standard di sicurezza. Se ci fossero maggiori ispezioni, si riuscirebbe a verificare, in maniera più puntuale, in quale contesto gli operai si trovano a lavorare. In particolare, le ispezioni dovrebbero essere garantite in certe attività maggiormente a rischio. Un modello di prevenzione efficace significa che le istituzioni debbono intervenire in maniera preventiva, tramite controlli e verifiche, questo è il problema vero. Purtroppo, c’è una certa leggerezza da parte di tante aziende nel gestire la questione sicurezza, anche per il costo che tutto ciò comporta. Dunque, il tema è anche di natura economica. Infine, rivolgiamo un appello ai lavoratori: denunciate eventuali inadempienze, se vi rendete conto di operare in situazioni di scarsa sicurezza”, conclude il dirigente sindacale.