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"La fine del tunnel sta incominciando a illuminarsi e l'Europa si sta avvicinando alla fine del tunnel". Lo dice il premier Mario Monti intervistato a Radio Anch'io.
Monti ricorda anche che "sono molto importanti le decisioni che abbiamo preso, a 17 e a 27, nel Consiglio europeo del 28 e 29 giugno". Ci sono voluti un giorno e una notte, ricorda, ma quelle decisioni si sono rivelate "proficue e adesso ne stiamo vedendo le conseguenze in termini di maggiori disponibilità sia delle istituzioni europee sia dei singoli governi, compresi quello tedesco e quelli del Nord, credo, a fare tutti la loro parte oltre che ciascuno i compirti a casa".
Monti però pressa i partiti sul fronte della legge elettorale. "C'è una relazione tra spread e legge elettorale", spiega il premier, aggiungendo che "lo scenario peggiore sarebbe che si arrivasse alle elezioni a fine legislatura senza una riforma della legge elettorale e con un clima di disordinata rissa tra i partiti". Questo, sottolinea, "darebbe ai cittadini la sensazione che la politica, ha fatto sì tanti sforzi per sostenere un governo che ha fatto scelte impopolari, ma non ha fatto i compiti in casa propria e i mercati sarebbero legittimati a nutrire scetticismo su cosa succederà dopo questo governo".