"Le dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio, Mario Monti, sono socialmente pessime". Lo afferma in una nota Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato centrale Fiom. "Sposano totalmente la lettera della Bce che propone in Italia quella ricetta liberista che sta distruggendo lo stato sociale in Europa".
"Si esalta la flessibilità del lavoro, alludendo alla possibilità di licenziamenti più facili per i nuovi rapporti di lavoro, cioè prima di tutto proprio i giovani. Si esalta la flessibilità contrattuale, si annunciano tagli alle pensioni, si tassa la prima casa, mentre si sceglie la norma folle del pareggio di bilancio in Costituzione".
“Assente totalmente la patrimoniale sulle ricchezze reali e qualsiasi misura a freno della speculazione finanziaria. I ricchi non pagano sostanzialmente nulla. Tutto questo è assolutamente iniquo e non basta certo dichiarare che si opera con equità", che è "totalmente assente in questa impostazione e per questo il movimento sindacale deve opporsi sin d'ora ad essa. Il massacro sociale è già in atto e così lo si aggrava e basta. Bisogna mobilitarsi contro questo programma, altro che patto sociale".
Monti: Cremaschi (Fiom), misure pessime e inique
17 novembre 2011 • 00:00