“Sabato scorso si è consumata l’ennesima triste pagina dalla storia di Mondo Convenienza, il mobilificio più famoso del centro Italia. Come già avvenuto a Bologna, Firenze e in altre importanti realtà nazionali, con profonda arroganza e disprezzo delle manovalanze che da oltre 15 anni rendono grande il nome del mobilificio viterbese, l’azienda, con modalità di antica memoria, a seguito di una banale richiesta di informazioni relative al cedolino paga effettuate dai suoi lavoratori, ha usato la rituale frase padronale 'quella è la porta'” . Così, in una nota, il segretario regionale della Filt Cgil Roma e Lazio, Alessandro Antonelli.
“Tutto ciò è assurdo – prosegue – . Mondo Convenienza, malgrado le interpellanze parlamentari, il servizio di Report e le tante manifestazioni effettuate dal sindacato in tutta Italia, continua a mostrare profondo disprezzo della legge e dei lavoratori. Fa sorridere che il fondatore del colosso della Tuscia, il dottor Carosi, sul sito internet aziendale professi serietà, rispetto e grandi valori per poi comportarsi in questo modo. Auspichiamo una repentina inversione di tendenza e l’avvio immediato di un tavolo di confronto sindacale per risolvere la vertenza. Contestualmente invitiamo i clienti di questo mobilificio a buon mercato a riflettere su quanto il loro risparmio influisca sulla vita di molte persone che quotidianamente sono sfruttate da pseudo imprenditori di tal fatta".