"La peggior risposta che le istituzioni potevano dare nella vertenza Alcar Uno di Castelnuovo Rangone (MO) è proprio quella che hanno dato oggi: manganello e lacrimogeni". È la dura presa di posizione della Flai Cgil Emilia Romagna dopo le cariche della polizia sugli operai dell'azienda modenese.  

"Nella lavorazione delle carni, a Modena come in tutta Italia, c'è un problema di legalità - continua la Flai Cgil - Nella contestabile e discutibile organizzazione del lavoro, con appalti, sub appalti a false cooperative, che cambiano nome ogni due anni, germoglia l’illegalità. Situazioni che la Flai Cgil sta denunciando da oltre dieci anni".

Secondo il sindacato, "l'illegalità non è determinata da chi, oggi, protesta con blocchi e picchetti, ma da chi, per anni, molti e troppi anni, ha impunemente utilizzato discutibili appalti andando sotto a tutti i minimi contrattuali e di legge generando sfruttamenti, elusioni ed evasioni fiscali e contributive di ogni genere".

"Questo distretto, questo comparto produttivo, modenese e italiano - afferma la Flai Cgil - deve trovare una soluzione di sistema per arginare e isolare chi non rispetta leggi e i contratti di lavoro. A rischio c’è l’esistenza delle aziende che vogliono rispettare leggi e contratti, ma anche dello stesso comparto. Per questi motivi - conclude il sindacato - le Istituzioni, avrebbero dovuto mandare la polizia da un'altra parte, dentro quelle aziende che oggi hanno liberato da chi protestava".