Restano ancora senza lavoro 11 lavoratori dell'appalto dei servizi cimiteriali San Cataldo di Modena e dei 16 cimiteri del forese, protagonisti loro malgrado di una vertenza che li lascia ancora senza risposte.

"Il nuovo appaltatore, la Coop Dugoni di Mantova - si legge in una nota della Filcams Cgil di Modena - che è subentrato a Nuova Attima Service dal 18 luglio, ad oggi ancora non garantisce le stesse condizioni ai lavoratori, alcuni dei quali impegnati in queste attività da oltre 15 anni. Ciò in palese contrasto del contratto nazionale Multiservizi, che prevede in caso di cambio appalto il passaggio in toto dei lavoratori quando non ci sono variazioni nell’appalto stesso, come in questo caso".

Ad aggravare la situazione, secondo il sindacato, si aggiunge il mancato rispetto degli impegni presi nel corso dell'incontro avvenuto lo scorso 20 luglio tra il Sindaco di Modena Muzzarelli e l'azienda appaltatrice Dugoni, oltre che con Legacoop, anch'essa presente al tavolo.

"Nel corso di tale incontro - scrive ancora la Filcams - il sindaco, che già si ero speso per la richiesta del corretto trasferimento dei contratti di lavoro e per la piena occupazione, aveva chiesto il rispetto dell'applicazione dei contratti di lavoro all'Azienda Dugoni, e si era registrato anche l'impegno di Legacoop, volto ad ottenere da Nuova Attima il riassorbimento di alcuni lavoratori".

Ad oggi però, nonostante siano continuati i confronti tra la Filcams Cgil, le aziende coinvolte e Legacoop, 11 lavoratori sono senza lavoro e senza futuro. "Infatti - sottolinea il sindacato - da una parte si è conclusa con un mancato accordo la procedura di mobilità aperta dalla Nuova Attima in concomitanza con il cambio d'appalto, che ha dato luogo ai licenziamenti. Dall'altra parte, la cooperativa Dugoni non ha assunto alcuno degli 11 lavoratori aventi diritto al passaggio d'appalto, continuando di fatto a non rispettare le norme vigenti".

Il sindacato e i lavoratori continuano a rivendicare con forza "la legittima assunzione" e auspicano che le aziende, la Legacoop e il Comune di Modena "si assumano le loro responsabilità al fine di trovare soluzione positiva alla vertenza aperta".