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È stato sottoscritto in via definitiva il contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per l’anno scolastico 2017-2018. La firma è arrivata quasi a mezzanotte dell’11 aprile. Era il tassello importante che mancava rispetto all'intesa siglata a fine gennaio e che già assestava un colpo duro alla materia come regolata dalla Buona Scuola, con il potere di scegliere gli insegnanti consegnato in esclusiva ai "presidi manager". Grazie al precedente accordo tutti i docenti potranno chiedere di essere assegnati direttamente alle scuole, oltre che agli ambiti territoriali e sparisce il vincolo della permanenza triennale. Mancava, appunto, l'ultimo pezzo: regolare in sede contrattuale la procedura di assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.
Risultato raggiunto con l'accordo di questa notte. Sarà il collegio dei docenti a deliberare, attingendoli da una tabella nazionale, i requisiti professionali richiesti in coerenza con il Ptof di istituto: la scelta non sarà lasciata nella piena discrezionalità del dirigente poiché i parametri sono pochi e ben definiti.
I segretari generali dei sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal, Sinopoli, Gissi, Turi e Nigi si dicono "molto soddisfatti dell’intesa raggiunta dopo una lunga e complessa trattativa che ha dovuto superare i molti ostacoli posti dalla legge 107/15 che aveva sottratto questa materia alla contrattazione. È anche importante la quota di posti riservati alle assunzioni, superiore a quella stabilita negli anni precedenti".
Per quanto riguarda l’assegnazione della sede ai docenti, lo specifico accordo viene definito contestualmente alla firma definitiva del contratto sulla mobilità, com’era nell’intesa politica del 29 dicembre 2016. "È stato fatto, con questa firma, un significativo passo avanti verso la riaffermazione del primato del contratto nella regolazione del rapporto di lavoro, in pratica una prima concreta attuazione di quanto prevede l’accordo di palazzo Vidoni sulla contrattazione nel settore pubblico", spiegano i leader delle tre sigle.
Il ministero, insieme al contratto, dovrà ora emanare l’ordinanza che disciplina lo svolgimento di tutte le operazioni, dalla presentazione delle domande alla gestione dei movimenti. "Grazie al contratto sottoscritto, si potrà porre rimedio alle tante penalizzazioni subite lo scorso anno dalle docenti e dai docenti e si rende possibile una corretta e tempestiva gestione delle operazioni di avvio del nuovo anno scolastico", conclude la nota.