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Si fermano per un’ora oggi, 31 luglio, i lavoratori dei Mc Donald’s di Milano e provincia. Uno sciopero con assemblee all’ora di pranzo, in solidarietà ai 40 colleghi della filiale di San Babila trasferiti improvvisamente e senza preavviso domenica 19 luglio e soprattutto per protestare contro 4 licenziamenti, due dei quali hanno colpito delegate sindacali.
“Non comprendiamo come sia possibile non ricollocare quattro persone quando ne riesci a sistemare altre 40: e stiamo parlando di un territorio come Milano, dove si fa ricorso ai contratti a termine e ultimamente anche ai voucher”, ha detto oggi al Manifesto Giorgio Ortolani, segretario Filcams Cgil lombardo.
Intanto, il confronto tra le parti nella vertenza stenta a partire. L’incontro del 28 luglio, infatti, non ha prodotto alcun risultato positivo. L’azienda ha ribadito la correttezza del suo comportamento senza offrire nessuna soluzione sia per i licenziamenti che per i trasferimenti.
“L’azienda, non contenta del suo discutibile comportamento, ha intimato al sindacato e ai dipendenti di non procedere con le assemblee – spiega Michele Tamburrelli della Uiltucs - e da indiscrezioni riportate dai dipendenti, che Mc Donald’s voglia attrezzarsi per impedire fisicamente lo svolgimento delle riunioni”. Ma nel caso le assemblee fossero impedite i sindacati promettono ancora battaglia.