Nell’ultimo biennio l’esperienza della Camera del lavoro di Milano in tema di contrattazione territoriale e sociale si è contraddistinta per un importante salto di qualità, sia per ciò che concerne l’approccio al tema e le conseguenti scelte organizzative interne, sia per la messa in campo di prime sperimentazioni e pratiche contrattuali innovative. Si può affermare infatti che nell’ultimo periodo sia stata raggiunta una maggiore consapevolezza sul fatto che la contrattazione territoriale e sociale non costituisca semplicemente un corollario della contrattazione nei luoghi di lavoro, ma che rappresenti una frontiera per “contrattualizzare” i nuovi bisogni sociali e del lavoro e allargare la rappresentanza sociale del sindacato.
In tale ottica l’obiettivo del progetto della camera del lavoro milanese Contrattazione territoriale e sociale: nuova frontiera della rappresentanza sindacale è quello di ricomporre e innovare la nostra azione, attraverso una serie di progetti, alcuni già in essere, altri in fase di realizzazione volti a: migliorare la lettura e l’analisi dei bisogni, in modo da garantire che le nostre azioni e proposte corrispondano alle esigenze reali e quotidiane delle persone; favorire il coinvolgimento collettivo di tutta l’organizzazione nelle varie fasi della contrattazione; integrare contrattazione aziendale e contrattazione territoriale; rafforzare il ruolo e le attività delle camere del lavoro più periferiche come luogo di ricomposizione dei bisogni e di proposta; aumentare le competenze all’interno della nostra organizzazione in modo da garantire una presenza qualificata ai tavoli di confronto. I progetti in essere riguardano: la costituzione del coordinamento contrattazione territoriale sociale, come luogo di raccordo, analisi, proposta, confronto, formazione, elaborazione e valutazione e di diffusione di una rinnovata cultura sindacale sulla nostra azione nel territorio; nascita dei Lis (laboratori di innovazione e inclusione sociale), volti a garantire una forte prossimità ai territori dell’area metropolitana milanese e che, attraverso un’attività di indagine e analisi dei bisogni, creazione di reti territoriali, individuazione delle priorità e definizione dei progetti, rappresentino l’agente contrattuale nel territorio; rafforzamento della figura del delegato sociale, storica esperienza della camera del lavoro milanese, che ha visto la formazione nel corso degli anni di delegati in grado di sviluppare relazioni, pratiche sindacali e ed esperienze contrattuali che favoriscano l’attivazione delle risorse disponibili nel luogo di lavoro e nel territorio per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita del lavoratore; indagine sociale: stretta collaborazione con Università di Milano Bicocca per indagare i bisogni sociali e le condizioni di vita delle persone che si rivolgono ai nostri servizi di tutela individuale. In questo contesto sta emergendo di particolare interesse il ruolo che i servizi di tutela individuale possono svolgere nell’azione collettiva territoriale: sono un osservatorio privilegiato dell’evoluzione dei bisogni sociali, sono portatori di competenze fondamentali per essere riconosciuti come soggetti legittimati nella comunità territoriale.
L’ultimo biennio si è altresì caratterizzato per una intensa attività di contrattazione territoriale e sociale in differenti ambiti dell’area metropolitana milanese attraverso progetti, sperimentazione di nuovi servizi, frutto di accordi con le amministrazioni locali. In particolare in un contesto caratterizzato da drammatici tagli al welfare e agli enti locali, alla crisi e all’emergere di nuovi e diversificati bisogni, all’incertezza delle competenze e funzioni che competeranno alla nascente Città Metropolitana la Camera del lavoro si è caratterizzata per una serie di attività nei territori riguardanti: strumenti a sostegno delle persone disoccupate e di contrasto alla povertà; mercato del lavoro; casa; nuovi spazi sociali e di lavoro (coworking); giovani e alternanza scuola lavoro; conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; salute, disabilità e non autosufficienza; mobilità e trasporto; salute mentale, carcere e dipendenze; discriminazioni, regolamenti Isee; immigrazione. A riguardo la sfida del prossimo futuro sarà quella di aumentare e sperimentare sempre più forme di azione collettiva territoriale in grado di intrecciare interventi volti a rafforzare percorsi di inclusione e di cittadinanza sociale e progetti che producano innovazione sociale e favoriscano l’emergere di un nuovo modello di sviluppo territoriale.
Ivan Lembo è responsabile politiche sociali della Camera del lavoro metropolitana di Milano