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"La denuncia a mezzo stampa di don Gino Rigoldi è servita a far arrivare al carcere Beccaria di Milano il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore e il capo dipartimento Giustizia Minorile Francesco Cascini. Entrambi, però, non potevano non conoscere i problemi dell’istituto minorile che come Fp Cgil denunciamo ormai da anni, chiedendo e richiedendo un intervento delle istituzioni". Ad affermarlo in una nota è la Fp Cgil Lombardia.
“Il personale di polizia penitenziaria lavora in un clima pesantissimo – dichiara Calogero Lo Presti, coordinatore regionale FP CGIL Lombardia -. Si susseguono le aggressioni da parte dei detenuti, gli atti di autolesionismo e i tentativi di suicidio che gli agenti cercano di impedire, l’incolumità fisica e psichica delle lavoratrici e dei lavoratori è continuamente minacciata. Il numero di agenti in servizio è troppo basso rispetto al necessario, i turni e i carichi di lavoro sono pesanti e alimentano lo stress. La struttura del carcere è fatiscente. Apprezziamo l’impegno preso dal sottosegretario Migliore a premere sul ministero dei Lavori Pubblici perché venga finalmente completato il nuovo padiglione dell’istituto, vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Ma vorremmo anche che ci si occupasse una volta per tutte delle condizioni degli agenti penitenziari che, pur senza adeguati riconoscimenti e con enorme dispendio di energie, lavorano per la sicurezza di tutte e tutti”.