Martedì 21 aprile, dalle 15.00, si terrà un presidio davanti ad Assolombarda contro la chiusura del sito di Milano di Call&Call, call center ubicato nel comune di Cinisello Balsamo che impiega 186 persone addette ai servizi di customer care per 3 importanti società finanziarie e bancarie italiane: ING Direct, Agos Ducato, Fiditalia.

"Il gruppo Call&Call - scrivono in una nota Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil di Milano - nasce nel 2002 proprio a Cinisello Balsamo (dove tuttora risiede la Holding): da qui, grazie anche alla capacità dei lavoratori, la società si espande su tutto il territorio nazionale e oggi impiega circa 2500 dipendenti, fatturando 57 milioni all’anno".

Il 10 aprile il Consiglio d'Amministrazione dell'azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per la chiusura del sito. "Da luglio 2014 - proseguono i sindacati - il personale di Cinisello Balsamo è in contratto di solidarietà di tipo difensivo, sottoscritto con le organizzazioni sindacali al fine di evitare un esubero di 41 unità. Con una mossa spregiudicata la proprietà, senza aver mai comunicato le difficoltà legate alla gestione del contratto di solidarietà, ha dirottato parte del flusso di lavoro su altre sedi del gruppo, anche assumendo nuovo personale con il contratto a tutele crescenti e senza averci dato risposte rispetto a ciò che già vedevamo e di cui chiedevamo informazioni".

"Si vorrebbe giustificare la chiusura del sito di Cinisello Balsamo con motivazione legate al maggior costo del lavoro, dovuto peraltro alla sola anzianità, scaricando sul solo territorio lombardo tutte le difficoltà aziendali - concludono i sindacati - Martedì 21 aprile alle 16 è fissato un incontro in Assolombarda tra azienda e sindacati e i lavoratori di Call&Call manifesteranno dalle ore 15.00 per difendere il loro diritto al lavoro con un presidio in via Pantano".