“Non troviamo parole per commentare questo scempio. Privatizzare il centro, concedendo la gestione di un servizio così delicato a una multinazionale e licenziando 25 operatori qualificati per assistere quasi 600 persone, tra cui bambini e intere famiglie, è una grave errore”. Con queste parole Rossana Dettori, segretaria generale Fp nazionale, commenta la decisione della prefettura di Roma di mettere a gara il servizio del Centro di accoglienza per richiedenti asilo.
Il Cara, secono i progetti della prefettura capitolina, verrà affidato a una Spa francese, mentre la Croce rossa italiana non riassorbirà i suoi lavoratori. “Ci sembra paradossale – prosegue la segretaria della Funzione pubblica Cgil – dover sottolineare quanto delicata sia questa situazione, mi azzarderei a dire esplosiva. Non ci fermeremo nel difendere i lavoratori e il servizio che essi offrono, così come non ci siamo fermati relativamente alla privatizzazione della Croce rossa. Sul diritto di asilo e sui diritti dei richiedenti – ha concluso Dettori – non si può fare ragioneria”.
Migranti: Cgil, uno scempio privatizzare il Cara di Roma
14 febbraio 2012 • 00:00