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8.020 cartoline, firmate da cittadini e turisti italiani e stranieri, che tra il 19 dicembre e la fine dell'anno si sono trovati a passare nei centri storici di Roma, Lecce, Venezia, Napoli: questo, il 'bottino' della campagna flash lanciata dalla Fillea Cgil nell’ultima settimana del 2016, insieme ad altre iniziative in Lombardia e Sicilia, per porre al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, una domanda secca e chiara: perché il Mibact non fa rispettare le norme del nuovo Codice sugli appalti nei cantieri di restauro?
“Abbiamo lanciato questa campagna per sollecitare il ministro a intervenire su una grande ingiustizia che si sta compiendo ai danni di lavoratrici e lavoratori del restauro”, spiega il segretario
nazionale Fillea, Ermira Behri, secondo la quale “in barba alle norme contenute nel nuovo Codice degli appalti, che stabiliscono vengano applicati i contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, molte imprese impongono ai loro dipendenti un contratto di lavoro diverso, sottoscritto da sindacati minori, per risparmiare in salari e ridurre i diritti”.
Per questo, la Fillea - che oggi è stata ricevuta, per mandato del ministro, dal responsabile della direzione generale educazione e ricerca del Mibact - chiede d'intervenire affinché questa ingiustizia venga fermata e si agisca invece per “far rispettare le nuove norme sugli appalti, agendo con maggiore responsabilità nei controlli e nella definizione dei capitolati d'appalto sul congruo costo del lavoro, in base ai ccnl di maggior favore per i lavoratori” e per “coinvolgere le parti sociali più rappresentative nella definizione di regole settoriali. Ministro e segretario generale, dunque, prendano una posizione coerente su questi temi, mettendo in calendario al più presto un incontro specifico”.
Inoltre, si è colta l'occasione per “avere chiarimenti e aggiornamenti su un altro tema cruciale per i restauratori, il bando per le qualifiche professionali, di cui informeremo subito i nostri iscritti e i lavoratori", conclude l'esponente sindacale, ribadendo che rimarrà alta l’attenzione e l’impegno del sindacato, “in difesa dei diritti di questi lavoratori - un patrimonio di professionalità che c'invidiano in tutto il mondo” -, lavoratori che “chiedono solo di veder rispettati i propri sacrosanti diritti”.