Si é tenuto oggi, 9 novembre, a Bologna il confronto tra i sindacati e il vertice dell'azienda Metro sull'annuncio della chiusura del sito di Marghera. I sindacati hanno aperto la riunione dichiarando che la trattativa deve partire dal mantenimento dell'unità veneziana. I rappresentanti di Metro hanno ribadito che la chiusura del sito veneziano é necessaria perché continua a verificarsi un calo di volume delle vendite.

Durissimo il commento di Roberto Cappellieri della Filcams Cgil di Venezia: "Una multinazionale leader a livello mondiale non può insabbiarsi in una logica di estremo strabismo. Come é possibile che in un territorio come quello veneziano che vede la presenza di milioni di persone- chiede polemicamente il sindacalista - non si riesca a mantenere i livelli di vendita. Il problema quindi é della gestione della sede veneziana che non ha messo a regime degli investimenti importanti e specialmente la revisione della politica dei prezzi. Non riusciamo a capire perché a pagare lo scotto di questa mala gestione siano ancora una volta i lavoratori".

Anche dal punto di vista dei rapporti sindacali Cappellieri  ricorda che, mentre si teneva un tavolo di trattativa a Roma sul contratto integrativo, a Venezia i responsabili di sede annunciavano ai lavoratori la chiusura. "Una scorrettezza inaudita - afferma l'esponente Filcams - che non ci saremmo mai aspettati visto che le trattative sindacali finora erano sempre state tese ma corrette".

Domani pomeriggio la trattativa continuerà a Mestre. La Filcams Cgil  chiede ai lavoratori e ai cittadini di mantenere l'alto livello di solidarietà espresso finora nei confronti dei lavoratori di un punto di riferimento storico del tessuto territoriale del veneziano.