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Riunione interlocutoria oggi (13 novembre) tra Fim e Uilm e Federmeccanica sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Il prossimo round è stato fissato per il 23 novembre e sarà anticipato da un incontro delle delegazioni ristrette ancora da fissare per la prossima settimana. "Le distanze sono ancora sostanziali e su tutti i temi affrontati oggi: inquadramento, salario, orari e flessibilità, malattie e assenteismo", ha indicato lasciando la riunione il segretario generale della Uilm Rocco Palombella.
La trattativa, conferma il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, "sta facendo registrare distanze ancora notevoli. C'è un atteggiamento eccessivamente rigido di Federmeccanica su temi come la flessibilità e la malattia. Se resterà tale non ci saranno le condizioni per chiudere un accordo". Su questi temi, come anche sul salario, dice Farina, Federmeccanica "deve fare notevoli passi avanti, scelte più coraggiose, dare un segnale di discontinuità. Noi sindacati lo abbiamo fatto. Alle condizioni sul tavolo oggi il contratto non c'è, non si può fare".
"Fermiamo l'accordo separato tra Fim, Uilm e Federmeccanica". È il commento di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, a Vicenza per l'assemblea provinciale dei delegati metalmeccanici. Tema caldo della discussione è proprio la trattativa senza la Fiom. "È illegittima - afferma Landini -. Sta avvenendo nel dispregio delle regole democratiche e calpesta la Costituzione. C'è il rischio che si apra un conflitto senza precedenti nel nostro Paese. Sarebbe utile che Fim e Uilm si fermassero e riflettessero sulla questione assieme a noi perché non ci possiamo permettere che l'intero sistema industriale italiano salti".