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Continua tra alti e bassi il confronto sul contratto dei metalmeccanici. Dopo l'incontro del 6 maggio scorso, il 16esimo dall'inizio della trattativa, oggi (10 maggio) iniziano i tavoli tecnici. Si tratta dal primo appuntamento dopo il riuscito sciopero nazionale del 20 aprile scorso, e si parlerà di welfare.
La scorsa settimana si è invece discusso ancora di salario, il nodo più complicato da sciogliere, in particolare per quanto riguarda il salario di garanzia. Secondo i sindacati, infatti, la proposta avanzata in quella sede da Finmeccanica riconoscerebbe aumenti in busta paga solo per il 5% dei lavoratori, un'eventualità evidentemente difficile da accettare.
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Federmeccanica ha di fatto confermato la proposta di un adeguamento solo per i salari minimi di garanzia con aumenti distribuiti solo nel secondo livello. A dicembre le aziende volevano implementare subito il nuovo modello, mentre nell'ultimo faccia a faccia hanno ipotizzato dei passi per giungere all'obiettivo nell'arco dei tre anni della vigenza contrattuale.
Un'idea che, a detta del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, è solo una leggera modifica, “ma non un’apertura”. “Se alla fine di questo percorso dovessimo trovarci in una situazione senza una mediazione accettabile - ha concluso - dovremo valutare quali iniziative mettere in campo".
Oggi, in ogni caso, si parlerà di welfare, mentre altri incontri sono già in calendario per domani 11 maggio, e per il 16 e il 17 maggio prossimi. Allora si affronteranno i temi della formazione, del sistema appalti e dell'inquadramento. Poi però ci sarà un nuovo appuntamento "in ristretta" sul nodo salariale, che dovrebbe tenersi il 18 o il 19 maggio. In quell'occasione, probabilmente, si capirà se i sindacati saranno costretti a mettere in campo nuove iniziative di protesta.